NO GATS!
Il Gruppo Promotore - 13-03-2003


RESOCONTI E COMMENTI IN FONDO ALLA PAGINA



L' “accordo generale sul commercio nei servizi” (GATS) trasformerà a livello mondiale una serie di servizi, tra cui sanità ed educazione, da pubblici diritti a merci comprabili, per un giro d'affariche, nel caso dell'educazione, è stimato intorno ai 2.000 miliardi di dollari.
L’Unione Europea, che dovrà presentare la propria proposta in merito, con gli accordi Marrakesh, si era impegnata a limitare l’apertura all’insegnamento privato e salvaguardando le disposizioni legislative nazionali. Tuttavia è sottoposta a forti pressioni soprattutto da parte di Giappone, Nuova Zelanda e Stati Uniti. La situazione resta perciò ambigua. L’impatto della mercificazione sulla scuola avrebbe un aspetto devastante non solo nei paesi europei ma soprattutto nei paesi in via di sviluppo rilanciando disuguaglianze e nuove povertà. L’Internazionale dell’Educazione ha chiesto di escludere dal Gats l’educazione. Il 13 marzo avrà luogo la manifestazione europea contro la privatizzazione dell’educazione e quel giorno in tutta Europa scenderanno in piazza migliaia di docenti e studenti.





NOI, GENTE DI SCUOLA, ABBIAMO PENSATO AD UN 'AZIONE COMUNE,
ALLA QUALE INVITARE TUTTE LE COMPONENTI INTERESSATE
E CI SIAMO COORDINATI IN UN
SITO DI RIFERIMENTO
CHE TERREMO AGGIORNATO

ECCO LA NOSTRA PROPOSTA






Partecipa anche Tu al Corteo Telematico Contro gli accordi GATS. - Il Giorno 13 MARZO 2003 - Dalle 16:30 alle 20:00 - , - "Clicca su questo link; vedrai una pagina con numerosi links alla home page. Scegline uno, aprilo e quindi "Aggiorna" di continuo la pagina. Ricordati di invitare altri a fare la stessa cosa. [ Dillo Subito a una/un amica/o! ]. Se puoi, fai l'Aggiorna anche delle immagini, purche' avvenga negli orari indicati. Piu' aggiornerai quelle pagine e piu' l'iniziativa sara' efficace!


ABBIAMO INOLTRE PREDISPOSTO UN
"MODULO PER LA RACCOLTA FIRME"
ATTRAVERSO IL QUALE POTETE ESPRIMERE IL VOSTRO DISSENSO, PERSONALE E COLLETTIVO .



INVITIAMO TUTTE E TUTTI A DIFFONDERE OVUNQUE L'INIZIATIVA
E A PRENDERE POSIZIONE, ATTRAVERSO CONTRIBUTI E COMMENTI,
PERCORRENDO QUESTO TRATTO DI STRADA CHE, IN PIENA COERENZA, CI CONDURRA'
IL 12 APRILE
A DIRE IL NOSTRO SI' ALLA SCUOLA PUBBLICA.



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 Valore scuola    - 15-03-2003
A Napoli 7.000 studenti hanno presidiato la base Nato di Bagnoli dicendo no anche alla guerra; a Bari,10.000 sono scesi in piazza portando in strada carrelli della spesa; 7.000 a Salerno nelle vie del centro; un sit-in a Palermo; megastriscioni a Firenze e a Bologna vendita dell’acqua delle fontane pubbliche.

Così la scuola italiana ha partecipato alla giornata di mobilitazione europea contro i Gats, gli accordi sul commercio nei servizi nei quali si vorrebbe ricomprendere anche la scuola. Tante le iniziative anche in Europa: 10.000 studenti in corteo a Vienna e Amsterdam, una manifestazione intorno al palazzo della Commissione europea e il blocco dell'attività universitaria a Bruxelles, rappresentazioni in piazza come il ''mercato delle vacche'' a Berlino.

La richiesta rivolta alla Commissione Europea è quella di non cedere alle pressioni di Washington e di Tokio e di non inserire in alcuna forma l'istruzione negli accordi Gats, né il 31 marzo, scadenza per l'offerta dei negoziati, né a Cancun.


 Alba Sasso    - 13-03-2003
Oggi si è svolta in tutta Italia, come nel resto d’Europa, la giornata di mobilitazione contro il Gats (General Agreement on Trade Services), e contro i nuovi accordi relativi al commercio dei servizi che dovranno essere formalizzati fra i paesi aderenti al Wto (Organizzazione mondiale del commercio).

I sindacati, i movimenti studenteschi, i genitori, gli insegnanti sono scesi in piazza e hanno attuato varie e differenti forme di protesta, per manifestare opposizione e dissenso verso la possibilità che in questi accordi commerciali possa essere inserita l’istruzione: se così fosse, infatti, questa diventerebbe oggetto di scambio e di negoziato, riducendosi a una merce, e perdendo il suo carattere specifico di diritto e di bene collettivo.

Trovo importante e significativa l’ampia mobilitazione, promossa a livello internazionale, e realizzata grazie all’impegno e al coinvolgimento di tutti quei soggetti interessati alla difesa del valore pubblico del sapere e dell’insegnamento. Trovo significativo, in particolare, che in alcune realtà, come Bari, le manifestazioni contro la privatizzazione e la mercificazione dell’istruzione si siano unite alle proteste contro l’eventualità di un attacco all’Iraq. Il tema della pace non può infatti prescindere dalla costruzione di un nuovo ordine mondiale, basato sulla giustizia sociale, sulla democrazia, sui diritti, e dunque sul rifiuto e sul ripudio di quelle logiche neoliberiste che hanno svilito e ridotto i rapporti fra esseri umani a rapporti fra merci.

 Liberazione    - 14-03-2003
Scuola liberalizzata come tutti i servizi pubblici essenziali? Lo vuole il Wto
Studenti di tutta Europa contro l'istruzione-Gats
(Agi)


Scuole e facoltà universitarie come supermarket; studenti costretti a pagare il biglietto d'ingresso per accedere alle lezioni, con tariffe maggiorate per le prime file. I libri pesati con le bilance e trasportati in carrelli per la spesa. E' una provocazione per simboleggiare ciò che potrebbe accadere con i negoziati Gats al sistema dell'istruzione pubblica. E ieri, in tutta Europa, è stata la giornata europea di mobilitazione degli studenti contro i Gats, gli accordi del Wto che mirano alla liberalizzazione di tutti i servizi, compresi quelli essenziali, e tra questi c'è anche l'istruzione, che potrebbe diventare un privilegio riservato a chi potrà permetterselo.
In Europa le principali mobilitazioni si sono svolte a Vienna con un corteo studentesco nazionale con oltre 10 mila studenti, a Bruxelles dove si è manifestato attorno al palazzo della Commissione europea e c'è stato il blocco dell'attività didattica all'università, a Parigi con una grande assemblea all'Università; ad Amsterdam si è svolto un corteo concluso al ministero del Commercio che ha visto la partecipazione di più di diecimila studenti, a Copenhagen gli studenti hanno inscenato in piazza la farsa dei negoziati Wto chiusi al pubblico in un tendone, a Berlino hanno rappresentato teatralmente in piazza i negoziati attraverso il "mercato delle vacche", portando in piazza il bestiame. Altre azioni si sono svolte in moltissime città della Germania, della Finlandia, della Svizzera e in Spagna. Adesioni alla mobilitazione sono pervenute anche da oltreoceano: in America Latina gli studenti manifesteranno il 15 e il 22 marzo; in Corea del Sud si è svolta una giornata di mobilitazione nazionale conclusa con un forum sull'educazione e se il governo cederà alla pressione del Wto sull'istruzione, ci sarà sciopero generale.

In Italia l'Unione degli studenti e l'Unione degli Universitari assieme a tante altri collettivi e organizzazioni studentesche locali hanno organizzato iniziative e manifestazioni in moltissime città: a Napoli oltre settemila studenti hanno presidiato la base Nato di Bagnoli costruendo una tendopoli e appendendo sui muri dell'edificio delle mega-bandiere della pace per manifestare contro la guerra e contro i Gats; a Bari gli studenti sono scesi in corteo in oltre diecimila portando in strada dei carrelli della spesa, per simboleggiare la mercificazione dell'istruzione; a Salerno più di 7mila studenti hanno manifestato nelle vie del centro, e lo stesso è avvenuto in molti altri comuni della Campania, come a Sorrento, Amalfi e Caserta, dove alcune migliaia di studenti sono scesi in piazza. A Palermo sit-in pomeridiano in Piazza Politeama, a Milano sempre nel pomeriggio assemblea studentesca cittadina, mentre a Bologna i manifestanti hanno cercato di simboleggiare quello che potrebbe accadere con i Gats raccogliendo dell'acqua dalle fontane e vendendola ai passanti. A Firenze gli studenti hanno srotolato dei mega-striscioni dalle scuole per contestare i Gats e per la pace. In altre numerose città, come Pavia, Imperia, Verona, Treviso, Vicenza, Brescia, Parma, Fidenza, Ferrara, Reggio Emilia, Pisa, Forll, Torino, Siena, Perugia, L'Aquila, Avellino, Lecce, Cosenza, Messina, Brindisi e Pisa ci sono state iniziative, assemblee, azioni dirette, manifestazioni. «Con questa protesta - spiegano gli studenti - chiediamo alla Commissione Europea di non inserire in nessuna forma l'istruzione negli accordi Gats, né il 31 Marzo scadenza per le offerte dei negoziati, né a Cancun durante la ministeriale dell'Omc. Chiediamo spiegazioni alla ministra Moratti del fatto che una questione così importante per l'istruzione sia delegata al ministero del Commercio. Chiediamo all'Italia e all'Europa di investire nell'istruzione pubblica, gratuita e interculturale».